È’ importante prenotare la prima visita dal dentista non solo quando è già presente un problema, come carie, mal di denti o traumi, perché il bimbo, costretto a stare immobile sulla poltrona per sottoporsi alle cure, vivrebbe l’incontro in una situazione di insofferenza e disagio. Qualora tuttavia questo sia “accaduto” è necessario comunicare col proprio bimbo sin da subito in maniera “positiva e protettiva” rispetto a quanto andrà a fare nel breve tempo che separa la casa dall’ambulatorio evitando nel modo più assoluto parole quali “non avrai male, non sentirai dolore, se starai fermo e buono non ti succederà nulla” ma al contrario servono discorsi di “incitamento, di tranquillità e di esaltazione del coraggioso bimbo che andrà a farsi curare”.

È’ probabile che l’intervento del professionista in questo caso possa essere un po’ invasivo e forse anche fastidioso, insomma un episodio che lo porterebbe ad associare il dentista alla preoccupazione della mamma, a emozioni negative o al dolore e al trauma della caduta, vivendo poi con ansia e disagio anche le future e normali visite di controllo, per cui portiamoli carichi “positivamente” per aiutarli ad associare comunque il verosimile momento sconfort in un momento di “necessità” per superare il problema già presente evitando si ripresenti.

Anche quando si fa la scelta giusta, ovvero portarli a fare la “prima visita di controllo”, dobbiamo tenere a mente che tutti i bambini hanno una natura curiosa. Appena gli verrà prospettato questo incontro porrà delle domande che devono essere soddisfatte serenamente. Questo è un momento importante per evitare ansie e tensioni inutili nel bimbo utilizzando un linguaggio propositivo. Bisogna ancora una volta, e deve essere sottolineato, evitare di generare inquietudine  consolando il bambino dicendo “non preoccuparti, non ti farà male”. Molto meglio usare espressioni come “domani c’è la visita dal dentista così gli facciamo vedere come sono forti e sani i tuoi denti”. Basterà dirgli “Vedrai che bello, domani, dal dentista, c’è una poltrona che va su e giù e grandi luci, sembra proprio di essere sulla stazione spaziale con Samantha Cristoforetti”.

Una volta arrivati in sala d’attesa  il piccolo vivrà un momento di “attesa dell’ignoto” in un ambiente sconosciuto. La cosa migliore da fare in questi casi è portarsi dietro il suo gioco o libro preferito in modo da distrarlo facendogli passare il tempo d’attesa in modo piacevole.

Stare insieme al bambino durante la visita, si o no?

Tutti i genitori sono protettivi nei confronti dei loro figli, vorrebbero, perciò, assistere ad ogni visita del loro bambino tenendogli la mano per dargli coraggio.

Nonostante le nobili intenzioni, in questo modo si rischia di trasmettere ansia al piccolo paziente impedendo al dentista di instaurare con lui un rapporto sereno. 

L’ideale sarà assistere dalla porta alla prima visita del bambino affidandolo allo staff.

Sarà l’odontoiatria a tranquillizzare il piccolo spiegandogli in anticipo tutto quello che vede e che gli si propone e chiedendo il suo aiuto durante la visita.

Il bambino ha diritto sempre alla prevenzione.

Tutti i genitori possono dedicare del tempo per costruire il futuro di salute orale dei loro figli grazie ad un’ulteriore promozione con visite di monitoraggio e lezioni di igiene orale.