Multidisciplinarità: Odontoiatria e Gastroenterologia

Gastroenterologia e odontoiatria sono due branche spesso correlate tra loro. Basti pensare, infatti, che la digestione, processo fondamentale per garantire all’organismo la piena disponibilità dei nutrienti ingeriti, inizia proprio con la masticazione e che una masticazione pienamente efficiente contribuisce ad una digestione ottimale.    

È noto che problemi dentali che influenzino la masticazione inducono talvolta le persone a preferire il consumo quotidiano di alimenti morbidi, con conseguente limitazione dell’assunzione di quelli più difficili da masticare, come carni, verdure, alcuni tipi di frutta con il rischio di assumere diete poco equilibrate o povere di nutrienti fondamentali. Una alimentazione povera di verdure e dunque di fibra, per difficoltà di masticazione, può rappresentare una causa di stipsi.

Una masticazione inadeguata può inoltre favorire la comparsa di disturbi gastrointestinali, quali ingiustificata sensazione di pienezza, di gonfiore addominale e in alcuni casi aerofagia ed eruttazioni.

La masticazione non corretta o insufficiente, specialmente se associata a pasti assunti in fretta o abbondanti, può inoltre contribuire ad esacerbare sintomi dispeptici o sintomi legati alla sindrome dell’intestino irritabile. È anche vero che una deglutizione frettolosa, senza adeguata masticazione, non consente di percepire in maniera corretta il senso di sazietà. Tale abitudine può quindi contribuire ad una alimentazione eccessiva e favorire la obesità.

D’altro canto, alcune patologie intestinali, che determinino un malassorbimento di nutrienti essenziali oppure un reflusso acido non diagnosticato, possono a loro volta contribuire ad un peggioramento delle condizioni dei denti e del cavo orale. Ad esempio, un deficit di micronutrienti si associa spesso ad alterazioni della mucosa orale con insorgenza di afte, mentre il reflusso può danneggiare lo smalto dentario.  

 

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